Piano Casa 2025: agevolazioni per le giovani coppie annunciate da Giorgia Meloni

Lara Bonalume
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La presidente del Consiglio, Giorgia Meloni, ha annunciato un nuovo piano casa per le giovani coppie, con l’obiettivo di favorire l’accesso alla prima abitazione e sostenere la natalità. L’iniziativa, presentata durante il Meeting di Comunione e Liberazione a Rimini, è in fase di definizione e verrà inserita nella Legge di Bilancio 2025.

In attesa del testo ufficiale, vediamo quali sono le misure previste, gli obiettivi del governo e le reazioni delle principali istituzioni e associazioni del settore immobiliare.

Cosa prevede il Piano Casa per le giovani coppie

Il progetto, sviluppato in collaborazione con il ministro delle Infrastrutture Matteo Salvini, dovrebbe includere:

  • Mutui agevolati per la prima casa, con un rifinanziamento del Fondo dedicato.

  • Edilizia residenziale a prezzi calmierati, per facilitare l’acquisto o l’affitto di abitazioni da parte delle giovani famiglie.

  • Interventi di social housing e modelli di finanziamento innovativi basati sul partenariato pubblico-privato.

  • Coinvolgimento del Terzo settore e delle amministrazioni locali per garantire soluzioni abitative flessibili e sostenibili.

L’obiettivo dichiarato dal governo è duplice: rendere più accessibile l’acquisto della casa e incentivare la creazione di nuove famiglie.

L’appoggio di Consap al Piano Casa

La Consap (Concessionaria Servizi Assicurativi Pubblici) ha espresso pieno sostegno al piano.

Il presidente Sestino Giacomoni ha ricordato l’esperienza positiva del Fondo di Garanzia per la Prima Casa, che dal suo avvio ha supportato oltre 500.000 mutui, di cui 350.000 destinati agli under 36, per un valore complessivo di circa 60 miliardi di euro.

Secondo Giacomoni, avere una casa non significa soltanto disporre di un tetto, ma anche garantire sicurezza, indipendenza e la possibilità di costruire un futuro.

Confedilizia: apprezzamento e proposte

Anche Confedilizia ha accolto positivamente l’annuncio del governo.

Il presidente Giorgio Spaziani Testa ha sottolineato la necessità di agire su più fronti:

  • Rafforzare le locazioni a canone concordato, estendendo la cedolare secca al 10% in tutti i Comuni.

  • Incrementare la riduzione IMU a carico dello Stato.

  • Rendere più rapidi gli sfratti e potenziare i fondi a sostegno degli inquilini in difficoltà.

  • Recuperare e assegnare i circa 86.000 alloggi pubblici non utilizzati.

Confedilizia ha inoltre ricordato l’importanza di attuare rapidamente il Piano Casa Italia, già previsto in manovra ma in attesa di un Dpcm attuativo.

Ance e il progetto di edilizia accessibile

L’Ance (Associazione Nazionale Costruttori Edili) ha rilanciato, già a luglio 2024, la proposta di un piano pluriennale da 15 miliardi di euro per la realizzazione di case accessibili.

La presidente Federica Brancaccio ha evidenziato l’urgenza di riportare al centro dell’agenda politica il tema dell’emergenza abitativa, con regole chiare e incentivi fiscali mirati.

Secondo Ance, per rendere efficace il piano è necessario introdurre un sistema di rating di impatto sociale, in grado di selezionare gli interventi capaci di offrire abitazioni realmente accessibili a giovani, famiglie e anziani.

Conclusioni: verso un nuovo Piano Casa 2025

Il Piano Casa 2025 potrebbe rappresentare una svolta per il mercato immobiliare italiano, soprattutto per le giovani coppie under 36 che oggi faticano ad acquistare la prima casa.

Se confermato, il progetto non solo agevolerebbe l’accesso all’abitazione, ma contribuirebbe anche a rilanciare il settore dell’edilizia, sostenere l’occupazione e incentivare la natalità.

Resta ora da attendere il testo ufficiale e i decreti attuativi che definiranno in modo concreto le agevolazioni per mutui e case a prezzi calmierati.

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