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Casavo, la piattaforma italiana PropTech leader di mercato per il modello di Instant Buying immobiliare, ha deciso di implementare una nuova politica di smart working. La politica consente a tutti i suoi dipendenti in Europa la gestione autonoma del proprio tempo, ponendo al centro la fiducia e dando importanza agli obiettivi raggiunti e alla responsabilità individuale.
Prima del 2020, solo 570mila persone si definivano lavoratori flessibili, secondo l'Osservatorio Smart Working della School of Management del Politecnico di Milano. Ma oggi, con la cosiddetta "nuova normalità", il lavoro da remoto è diventato una necessità che ha finito per coinvolgere un gran numero di persone. Infatti, ben il 73% dei lavoratori da remoto ha riscontrato un effetto positivo del lavoro da remoto sulle performance aziendali. Molti hanno sviluppato nuove routine e un nuovo equilibrio tra vita personale e lavorativa, non più compatibile con la tradizionale interpretazione del luogo di lavoro.
Oggi il team di Casavo, composto da oltre 270 persone tra Italia e Spagna, ha la possibilità di lavorare da remoto con la massima flessibilità. In accordo con il proprio responsabile diretto e in base al ruolo, i membri del team possono scegliere se lavorare principalmente da remoto, dall'ufficio o alternando le due modalità in modalità "remote-friendly".

Tuttavia, gli uffici Casavo non saranno abbandonati, ma anzi reinventati. Diventeranno spazi dinamici in cui il valore aggiunto deriverà dalla possibilità di incontrare gli altri. Favoriranno gli scambi creativi e informali che sono alla base di ogni innovazione, soprattutto tra persone con competenze diverse o provenienti da diverse parti dell'organizzazione.
Casavo ha inoltre completamente riprogettato gli strumenti e i processi aziendali con l'obiettivo di garantire che le attività di comunicazione interna, onboarding e team building siano remote-friendly, ovvero sviluppate con l'obiettivo di essere efficaci per tutti, sia in presenza che da remoto.
Oltre a soddisfare le esigenze dei dipendenti attuali, con questa decisione Casavo si apre a un bacino di talenti ancora più ampio che arricchirà ulteriormente la diversità culturale dell'azienda prevedendo l'inclusione di candidati da tutto il mondo.

“In Casavo, abbiamo sempre puntato tutto sul nostro team. Competenze, passione e motivazione sono fondamentali per una startup, afferma Marta Raimondi, Chief Human Resources Officer di Casavo. “Per questo motivo abbiamo deciso di introdurre una policy che risponda alle nuove esigenze emerse negli ultimi due anni, che hanno dimostrato come il lavoro da remoto non sia un ostacolo alla produttività se accompagnato da obiettivi chiari e da un forte coinvolgimento nella mission aziendale.”