6/3/2019

Come avviene un finanziamento di quasi 7 milioni di euro

Costanza Arbinolo
Autore

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Come è noto,abbiamo appena chiuso un round di finanziamento da 7 milioni di euro, che abbiamo etichettato come "Serie A".

L'Italia è una nazione in cui il mondo delle startup è ancora giovane e la terminologia inglese importante relativa alle transazioni finanziarie è relativamente nuova. Per questo motivo,abbiamo pensato che valesse la pena spendere qualche parola sull'argomento:

  • Cos'è un round di finanziamento?
  • 7 milioni in Italia sono troppi o no?
  • Cosa significa il fatto che abbiamo raccolto più di 21 milioni di euro, parte dei quali a debito?
  • A cosa servono tutti questi soldi?

Volevamo fugare questi dubbi, quindi ecco tutte le risposte.

Cos'è un round di finanziamento?

Le startup, come tutte le aziende, nascono per generare profitti (a questo proposito, leggi: Come guadagna Casavo?). Questo processo è molto facile da capire se si pensa alle aziende comuni: per fare il pane il panificio dietro l'angolo compra farina, acqua e lievito e poi vende il prodotto finito a un prezzo più alto rispetto a quello impiegato per acquistare le materie prime.

Le startup di solito propongono metodi molto complessi (tanto complessi da poter essere realizzati solo attraverso le più recenti innovazioni tecnologiche) che, proprio per la loro complessità, spingono generalmente le aziende appena nate a cercare supporto in soggetti esterni per realizzare la propria visione. Prendiamo ad esempio AirBnB: un'azienda che è stata in perdita per circa 8 anni (dal 2008 al 2016), ma ha cambiato il modo in cui le persone viaggiano in tutto il mondo.

La vera sfida per queste aziende non riguarda solo la sostenibilità del modello di business: Casavo, ad esempio, non avrebbe avuto bisogno di una grande iniezione di capitale se avessimo scelto di ripetere anche nel 2019 ciò che abbiamo fatto nel 2018. Tuttavia, un piano di crescita richiede un supporto di liquidità: il piano di AirBnB non era quello di operare con poche migliaia di persone all'anno a San Francisco, voleva operare con persone provenienti da tutto il mondo.

Allo stesso modo, Casavo non si accontenta di aiutare i milanesi a vendere 50 immobili, ma vuole servire le principali aree urbane italiane, e questo richiede un enorme sforzo in termini di dipendenti, capitale investito e tempo.

Un round di finanziamento è quindi utile perdare impulso alla crescita. Più specificamente, Casavo ha guadagnato 3 milioni. Seguendo la nomenclatura tradizionale:

  1. Pre-seed: 500.000 da Picus Capital, fondo di investimento con sede a Monaco di Baviera
  2. Seed: 1,4 milioni da 360 Capital Partner, fondo di investimento con sede a Milano, Parigi e altre città
  3. Serie A: circa 7 milioni da Progetto A, fondo di investimento con sede a Berlino e altre città

7 milioni sono troppi o no?

Sono ovviamente molti soldi, ma dipende dal contesto economico. In California, nella famosa Silicon Valley, investimenti in startup di questa portata sono all'ordine del giorno. Una nostra ricerca basata sui dati di Crunchbase ha suggerito che Casavo è la quarta startup italiana ad aver raccolto questo capitale nel minor tempo possibile. Tuttavia, le cose stanno cambiando in Italia e i finanziamenti stanno iniziando a essere più regolari e consistenti.

Perché parlate di raccogliere 21 milioni, parte dei quali a debito?

Come è noto, il nostro lavoro è comprare e vendere case. Per definizione, le case tendono ad essere costose e questo rappresenta per noi una sfida nel raggiungere l'obiettivo di servire le principali aree urbane italiane.

Per raggiungere i nostri obiettivi, quindi, abbiamo bisogno di più denaro e la quantità di denaro che abbiamo raccolto tramite equity non è sufficiente. Utilizziamo quindi linee di credito messe a disposizione da terze parti. In parole povere, è come chiedere un prestito: quando compriamo una casa prendiamo in prestito il denaro e, non appena la vendita è completata, lo restituiamo.

A cosa servono tutti questi soldi?

Come già accennato, questi finanziamenti fanno crescere l'azienda: più specificamente, per Casavo crescere significa servire più persone in Italia (prevediamo di coprire le 6 principali aree urbane) e nel Sud Europa.

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Per questo scopo, dobbiamo mettere insieme i pezzi e il primo pezzo del nostro puzzle riguarda le persone. Crediamo che ogni azienda dovrebbe avere l'obiettivo finale di avere un impatto positivo sulla vita delle persone con cui interagisce, a partire dai dipendenti, passando per i fornitori e i clienti.

Il nostro obiettivo di vita è: semplificare la vita delle persone che vendono le loro case (consapevoli che ci sarà sempre qualcuno che preferirà usare un altro metodo di vendita) attraverso il duro lavoro di persone che realizzano questa visione sempre sorridendo ed esprimendo se stesse.

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