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Nei giorni scorsi, il quotidiano “Il Sole 24 Ore” ha pubblicato la notizia che Casavo ha raccolto €™27 milioni di debito. Abbiamo ritenuto importante spiegare più chiaramente cosa significa questo e il suo impatto sulle nostre attività.
A febbraio 2019, abbiamo parlato del nostro round di finanziamento Serie A da 7 milioni: si trattava di un apporto di liquidità da parte dei nostri investitori, per consentire a Casavo di crescere. Un aiuto esterno, fondamentale per la sopravvivenza di ogni azienda appena fondata che introduce un modello di business rivoluzionario. I nostri investitori hanno contribuito economicamente alla crescita della nostra startup in cambio di una percentuale di proprietà della nostra attività.
In questo caso, però, stiamo parlando di un debito in aumento. Qual è la differenza?
Un'azienda funziona esattamente come una famiglia. Entrambi, ogni mese, devono sostenere determinate spese, finanziate dalle entrate, che permettono di coprire le spese sostenute. Spesso il problema è non avere abbastanza soldi per coprire queste spese, ma avere la liquidità necessaria al momento giusto. Ciò che può accadere a una famiglia è la necessità di pagare le bollette all'inizio del mese, quando invece lo stipendio viene pagato a fine mese. Come si fa ad arrivare a fine mese?
Per Casavo, la situazione è un po' più complessa. Ogni mese, la nostra azienda acquista decine di immobili in tutta Italia e questo richiede un ingente capitale. Se scegliessimo di utilizzare i nostri soldi, non potremmo crescere. Acquisteremmo semplicemente immobili solo dopo aver venduto quelli acquistati in precedenza. In breve, lavoreremo lentamente, limitati dai nostri soldi e non saremo in grado di offrire un servizio innovativo come quello di Instant Buyer.
Abbiamo quindi deciso di chiedere il capitale necessario per l'acquisto degli immobili a qualcuno con grande disponibilità economica: il capitale verrà restituito dopo la vendita degli immobili. Si tratta quindi di un finanziamento a lungo termine di oltre 27 milioni di euro.
27 milioni sono tanti?
È una cifra importante, ma dipende molto dal contesto. Ogni giorno le grandi aziende raccolgono capitale di debito attraverso strumenti finanziari raggiungendo oltre mezzo miliardo di euro. La nota Spotify ha addirittura raccolto, qualche anno fa, un miliardo di euro di debito. Per una realtà relativamente piccola come Casavo, raccogliere 27 milioni di euro è una testimonianza ancora una volta della stabilità della nostra attività e di quanta fiducia i nostri investitori ripongono in noi.
Qual è un altro elemento che rende questa raccolta di debito ancora più rilevante?
Per la prima volta, Casavo ha potuto coinvolgere una delle principali banche italiane in questa operazione di finanziamento. I nostri investitori, prima, erano principalmente fondi di investimento che si occupavano di startup innovative, che le finanziavano e scommettevano sul loro successo. Questi soggetti sono abituati a correre maggiori rischi per aiutare realtà come Casavo a crescere. Le banche italiane, per molteplici ragioni, non possono permettersi di correre questi rischi e decidono di garantire il capitale solo dopo essersi accertate che il soggetto che lo richiede sia in grado di pagare. Se avete acceso un mutuo, sapete di cosa stiamo parlando! Pertanto, essere riusciti a convincere una delle principali banche italiane in questa operazione è un'ulteriore conferma della stabilità di Casavo e delle opportunità di crescita che abbiamo davanti.
Come verranno utilizzati questi 27 milioni?
Facile, per realizzare ciò per cui siamo nati: rendere più semplice il fare italiano. Il capitale raccolto ci permetterà di continuare a crescere, di acquistare più immobili e di proseguire la nostra espansione geografica. Nei primi 17 mesi di vita, Casavo ha concluso più di 100 acquisti. Oltre 200 acquisti saranno conclusi solo nel 2019 nelle quattro città italiane in cui operiamo (Milano, Roma, Torino e Firenze). La nostra storia non finisce qui!
